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2 aprile 2013

Il Montichiari al lavoro per proseguire la sua serie positiva anche con l'Olginatese


Le festività pasquali sono state rapidamente smaltite e il Montichiari è già proiettato verso l’appuntamento che domenica condurrà la squadra rossoblù verso un nuovo appuntamento di prestigio come quello in casa dell’ambiziosa Olginatese. Una sfida contro una delle compagini più accreditate del girone che, proprio per questo, dovrà essere preparata con il massimo scrupolo e con grande determinazione, anche perché la compagine allenata da Marco Torresani intende far proseguire la sua brillante serie positiva anche sul terreno della formazione dell’ex monteclarense Selvatico. Dopo l’illustre pareggio conquistato con pieno merito sul terreno della Pergolettese, dunque, il Montichiari ci riprova e sfida un’altra aspirante regina del Campionato, una sfida lanciata con la fondata convinzione di possedere le qualità che occorrono per giocare alla pari l’impegnativo match di domenica in provincia di Lecco. Un obiettivo in vista del quale la squadra del presidente Viola riparte appunto dall’ottima prova di Crema (al termine della quale l’1-1 è stato accolto con un pizzico di motivato rammarico nello spogliatoio rossoblù) e dal programma di lavoro che Catalano e compagni sono pronti a seguire sino all’immediata vigilia di questa quindicesima giornata di ritorno che darà il via all’ultimo mese di questa intensa stagione. Proprio in questo senso l’obiettivo che Mister Torresani ha messo chiaramente davanti ai suoi giocatori è presto detto: “Dobbiamo raggiungere il prima possibile la certezza della salvezza. Questo è il nodo fondamentale di tutta la nostra stagione. Al tempo stesso non dobbiamo commettere l’errore di ritenere che il raggiungimento di questo obiettivo coincida con la fine dei nostri sforzi. Dobbiamo continuare ad andare avanti al massimo sino all’ultima giornata, cercando ogni domenica di raccogliere il massimo e di arrivare il più in alto possibile. Arrivare settimi oppure ottavi non è la stessa cosa, così noi dobbiamo tentare di alzare il più possibile l’asticella delle nostre speranze, senza mai ritenerci appagati o pensare di avere già fatto il nostro dovere. Il nostro dovere sarà terminato solo fra cinque partite e solo quando avremo fatto vedere tutte quelle che sono le nostre qualità. Non possiamo e non dobbiamo certo lasciare a metà il nostro lavoro!”.