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17 settembre 2012

Punto e a capo, il Montichiari prepara la "visita" al Lecco

Sono giorni di intenso lavoro nella consueta sede del Centro Sportivo Montichiarello per la squadra allenata da Marco Torresani. La formazione rossoblù ha messo da parte la delusione per la sconfitta patita domenica con la Castellana e si è concentrata sul prosieguo del suo cammino. Un’intenzione resa ancora più importante dall’impegno particolarmente duro che attende per domenica capitan Catalano e compagni, attesi nientemeno che dalla “visita” ad uno stadio quanto mai caldo come il “Rigamonti Ceppi” di Lecco, un impianto ricco di storia e animato da un pubblico che riesce sempre a giocare da “dodicesimo uomo”. Contro la blasonata compagine bluceleste, più decisa che mai a tornare in alto dopo tutte le traversie di questi ultimi due anni (che l’hanno fatta scivolare dalla Prima Divisione alla D), la compagine monteclarense è chiamata a sostenere un vero e proprio test di maturità, trovando la forza, il coraggio e la convinzione per tornare a casa con un risultato positivo da una cornice tanto insidiosa come quella lariana. In favore della squadra di Torresani gioca la tradizione positiva che i colori rossoblù vantano in casa del Lecco, dove spesso sono riusciti a sovvertire il pronostico, beffando la voglia di vincere dei locali. Tutto questo, però, appartiene al passato e come il calcio insegna quello che conta adesso sono solo i 90’ che il Montichiari giocherà domenica, per una sfida infuocata, da affrontare con tutte le risorse a disposizione. Proprio per questo il tecnico monteclarense i suoi giocatori in questi giorni stanno premendo a fondo sull’acceleratore. Davanti ad un impegno di “lusso” come quello che propone il calendario domenica, la formazione del presidente Viola vuole rispondere il suo “Presente!” nel migliore dei modi. Ecco spiegati i movimenti e le riflessioni che Torresani ed i suoi uomini stanno portando avanti in questi giorni visto che non si vuole lasciare nulla di intentato pur di superare a pieni voti l’esame del Lecco e tornare a correre a pieni giri, facendo vedere con i fatti che lo scivolone con la Castellana è stato semplicemente un intoppo di inizio cammino.