Archivio News

News

8 novembre 2012

BOSIO: “IL MONTICHIARI E’ UNA SQUADRA GIOVANE, HA SOLO BISOGNO DI MATURARE”

Esaminando i numeri che stanno accompagnando questa prima parte della
stagione, alcuni osservatori hanno sottolineato il rapporto tra il Montichiari
ed i cartellini, indicando proprio nelle numerose ammonizioni subite (e di
conseguenza nelle ripetute squalifiche) un possibile problema per il rendimento
della squadra rossoblù. “E’ ovvio che ammonizioni ed espulsioni non fanno mai
piacere e, al tempo stesso, il dover rinunciare per una o più gare a questo o a
quel giocatore non è certo una cosa gradita – spiega il direttore sportivo
monteclarense Marco Bosio – Al tempo stesso non farei diventare un problema
quello che assolutamente non lo è. La semplice spiegazione di tutto questo è
che la nostra è una squadra giovane e quindi ha bisogno di crescere e di
maturare. E’ una situazione del tutto fisiologica e quando si trova in una
situazione di particolare pressione può capitare che la nostra formazione perda
la testa. Non è però una questione che riguarda solo noi. La differenza sta nel
fatto che una compagine con più esperienza riesce a gestire meglio certe
situazioni, i nostri giocatori, la gran parte dei quali è molto giovane, hanno
bisogno di maturare così da imparare a controllare a dovere le più diverse
circostanze che si possono verificare nel corso di una partita”. Non è quindi
neppure il caso di dubitare se è possibile definire questo Montichiari come una
squadra “cattiva” o meno: “La nostra non è assolutamente una squadra cattiva –
sgombra subito il campo da ogni dubbio il dirigente rossoblù – Posso dire, al
contrario, che il Montichiari si contraddistingue più per la propensione al
gioco che ad un comportamento duro in campo. Basta guardare le nostre partite
per rendersi conto della verità di queste parole. Bisogna poi tenere conto che
i cartellini, di qualsiasi colore essi siano, vengono spesso decisi da episodi.
Ci può essere un certo tipo di arbitraggio oppure la partita può presentare
determinate circostanze, per non parlare delle condizioni del campo o anche di
semplice fortuna. In ogni caso quello che possiamo dire è che una squadra con
una certa esperienza riesce a gestire in maniera positiva anche tutte queste
situazioni senza incorrere in episodi che può possono causare sanzioni. Un
gruppo più giovane, magari, può perdere la testa più facilmente e correre così
il rischio di dover fare i conti anche con problemi di questo genere. Ribadisco
comunque nel più convinto dei modi che non si può proprio parlare del
Montichiari come di una squadra fallosa o agonisticamente cattiva”. In questa
direzione sembrano spingersi anche i numeri che accompagnano il graduale
cammino del Campionato: “Le cifre che probabilmente hanno stupito qualcuno –
conclude Marco Bosio – sono dovute soprattutto alle prime giornate. In quel
periodo, infatti, viaggiavamo ad una media almeno di 5/6 cartellini a partita.
Adesso, fortunatamente, proprio grazie alla costante maturazione dei nostri
giocatori, questa media è notevolmente diminuita tanto che anche domenica
abbiamo subito tre ammonizioni, un numero che può essere considerato più che
accettabile. Sono certo che una situazione di questo genere non potrà che
continuare a migliorare con il passare delle giornate e con la graduale
crescita dei nostri giocatori, che potranno acquisire, strada facendo, l’
esperienza che occorre per gestire al meglio anche le situazioni di maggiore
pressione”. E non incorrere, così, negli strali del giudice sportivo e
lasciando a Mister Torresani l’imbarazzo di dover scegliere gli undici
giocatori da mandare in campo in una rosa interamente a disposizione, senza
dover fare i conti con assenze forzate a cause delle squalifiche.