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7 marzo 2014

Col Riccione tre punti irrinunciabili, ma non scontati


La nona giornata di ritorno propone al Montichiari un’occasione assolutamente da non mancare. La squadra allenata da Corrado Corradi, infatti, è chiamata ad ospitare il Riccione, formazione attualmente relegata all’ultimo posto, che per i noti problemi societari ha dovuto prendere la decisione di proseguire il suo Campionato (cercando così di arrivare fino in fondo) con il gruppo degli Juniores. Una scelta obbligata, che sta trasformando la gara con i romagnoli in una preziosa “riserva” di punti per le avversarie di turno, secondo un ruolino di marcia del quale può e deve beneficiare anche la compagine monteclarense. La vittoria sul Riccione, in effetti, porterebbe i tre punti che sono indispensabili ai giocatori del presidente Viola per accorciare la classifica e riavvicinarsi alla desiderata salvezza. Si prospetta dunque un incontro di particolare importanza che, però, come lo stesso Mister Corradi sta ripetendo dall’inizio della settimana, non deve far cadere Catalano e compagni nel tranello di credere di essere davanti ad una vittoria scontata. Nel calcio, si sa, non c’è niente di scontato ed è proprio quando tutto sembra scritto in partenza che si può incappare in scivoloni del tutto inattesi. Lo stesso Montichiari è buon testimone di questa situazione, visto che non sono passate molte settimane dall’inopinato pareggio in casa di un Forcoli che alla vigilia sembrava destinato ad indossare i panni della vittima predestinata. Un’esperienza che può risultare molto utile in questo confronto in programma al “Menti” con il Riccione, una partita che deve vedere scendere in campo la squadra rossoblù con la stessa concentrazione che accompagna una finale, dato che questi 90’ rappresentano una vera e propria finale per le speranze di salvezza della formazione monteclarense. Lo spirito che Corrado Corradi ha chiesto ai suoi giocatori è molto chiaro, pensare dal 1’ all’ultimo istante di gioco a dare fondo alle risorse a disposizione, come se dall’altra parte del terreno di gioco ci fosse la prima della classe. Che l’avversario di turno si chiami Riccione o Lucchese, Correggese o Massese non deve spostare di una virgola la prova di un Montichiari che è obbligato a dare il massimo per ribadire a suon di prestazioni di meritare la permanenza in serie D e di voler credere fino in fondo alla salvezza.